nonsolo Verdi - Progetto VIADANA

sabato, novembre 25, 2006

INTERROGAZIONE REALTIVA AL DIMENSIONAMENTO RETE SCOLASTICA TERRITORIALE

Alla Presidente

Del Consiglio Comunale di Viadana

Sartori Ines

Le invio la seguente interrogazione da inserire all’o.d.g. della seduta del prossimo Consiglio Comunale:

Al Sindaco

del Comune di Viadana


All’Assessore alla Pubblica Istruzione

del Comune di Viadana


Oggetto: INTERROGAZIONE REALTIVA AL DIMENSIONAMENTO RETE SCOLASTICA TERRITORIALE

Premesso che:

  • Nella seduta scorsa del Consiglio Comunale tenutasi il 24/10/2006 la maggioranza ha approvato la delibera n. 108 relativa al Dimensionamento rete scolastica territoriale e durante la discussione diversi consiglieri di opposizione hanno rimarcato il mancato coinvolgimento dei soggetti interessati alla scelta: genitori e insegnanti invitando a rimandare tale scelta dopo la realizzazione di una concertazione territoriale.

  • Nel frattempo diversi gruppi di genitori hanno manifestato disappunto per la modalità seguita dall’amministrazione Comunale di Viadana protestando e chiedendo una modifica della scelta adottata tanto che la Giunta Comunale ha ritenuto opportuno rivedere la posizione presa dal Consiglio Comunale con una delibera apposita la n. 203 del 8 novembre 2006 che ha rettificato il dimensionamento della rete scolastica territoriale.

  • Il 9 novembre 2006 risulta che la Commissione della rete scolastica provinciale presieduta dall’Assessore Provinciale all’istruzione abbia dato un primo parere favorevole alla richiesta dei Comuni di Dosolo e Viadana.

  • In tutto questo periodo però vi è stato un intenso dibattito all’interno delle scuole e anche al di fuori: incontri dell’ultimo minuto per spiegare cosa stava succedendo, proteste di genitori poi contattati da esponenti politici locali che hanno cercato di far zittire, lamentele per il mancato coinvolgimento dei diretti fruitori del servizio scolastico nelle scelte di dimensionamento, timori che certe scuole delle frazioni venissero chiuse o andassero ad esaurirsi in pochi anni, smentite fatte dai politici locali per sedare il malcontento che serpeggiava. Questo clima ha creato una certa sfiducia verso l’Istituzione comunale e forse anche scolastica per cui

INTERROGO LE S.V. PER SAPERE

A che punto è la vicenda del dimensionamento scolastico territoriale e se l’Amministrazione comunale di Viadana, pur mantenendo come obiettivo l’ottenimento della terza dirigenza, non ritiene opportuno prendere adeguate iniziative per coinvolgere la popolazione e i consigli scolastici del territorio attraverso anche la convocazione di un Consiglio Comunale aperto per cercare di dare la dovuta informazione e offrire il massimo coinvolgimento a tutti i soggetti interessati. L’iniziativa potrebbe avere anche lo scopo di verificare quali sono i servizi attualmente offerti dalle scuole delle frazioni e quali sono le esigenze degli utenti al fine di mantenerle in attività con lo stesso livello di qualità su tutto il territorio comunale.

Viadana, 22/11/2006

Luigi Gardini

GRUPPO NONSOLO VERDI- PROGETTO VIADANA
LISTA CIVICA QUADRIFOGLIO

INTERROGAZIONE RELATIVA ALLA REALIZZAZIONE DI INDAGINE AMBIENTALE NEL VIADANESE

Alla Presidente

del Consiglio Comunale di Viadana

Sig.a Sartori Ines


Le inoltro la seguente INTERROGAZIONE da inserire all’o.d.g. della seduta del prossimo Consiglio Comunale


AL SINDACO

DEL COMUNE DI VIADANA


ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE

DEL COMUNE DI VIADANA


OGGETTO: INTERROGAZIONE RELATIVA ALLA REALIZZAZIONE DI INDAGINE AMBIENTALE NEL VIADANESE

Premesso che:

  • da alcuni anni è in corso nel comprensorio viadanese un’indagine ambientale epidemiologica che vede coinvolti i Comuni di Viadana, Dosolo, Pomponesco, la Provincia di Mantova, l’A.R.P.A. e l’A.S.L. di Mantova finalizzata ad analizzare in maniera dettagliata la situazione ambientale, individuare i rischi presenti e le fonti inquinanti sul territorio legate ad insediamenti produttivi e alle altre attività mediante lo studio delle diverse matrici: aria, acqua, suolo e sottosuolo. Realizzando anche un monitoraggio in continuo al fine di prevenire il degrado dell’ambiente stesso e i danni alla salute, causa di un eccesso di patologie croniche e acute conseguenti ai potenziali effetti dell’esposizione a sostanze tossiche o cancerogene;

  • tale indagine fino ad ora ha subito periodi di rallentamento e di stasi con continui posticipi dei risultati finali dovuti a svariate cause nonostante i solleciti delle associazioni ambientaliste locali e dell’Amministrazione Comunale Viadanese;

  • i risultati parziali fino ad ora ottenuti e divulgati da A.R.P.A. in un incontro tenutosi a Viadana in data 14/09/2006 non rispondono completamente alle procedure stabilite nel protocollo di intesa sottoscritto nell’ottobre 2003 tra gli enti interessati e sono stati oggetto di richieste di approfondimento da parte di associazioni locali.

Ricordato che:

il 7 novembre u.s. si è tenuto presso l’Assessorato all’ambiente della Provincia di Mantova una riunione tecnica che ha coinvolto tutti gli enti interessati compreso il Comune di Viadana, per valutare i dati emersi e le successive richieste di integrazioni presentate dai comitati ambientalisti locali, ma risulta che vi è stato un atteggiamento poco collaborativo da parte di ARPA verso i tecnici delle associazioni convocate.

INTERROGO LE S.V. PER CONOSCERE

Quale ruolo ha svolto l’Amministrazione Comunale di Viadana in tale ultimo incontro e quale iniziative intende adottare per giungere ad ottenere risposte esaustive alle ripetute richieste degli esperti nominati dalle associazioni ambientaliste locali finalizzate a fornire un quadro completo della situazione ambientale e sanitaria viadanese .

Gruppo NONSOLO VERDI – PROGETTO VIADANA
LISTA CIVICA QUADRIFOGLIO

Viadana, 20/11/2006 Luigi Gardini

MOZIONE RELATIVA ALLA DIDEFINIZIONE DEL PARCO NATURALE OGLIO SUD

Alla Presidente

Del Consiglio Comunale di Viadana

Sig.a Sartori Ines


Viadana, 18/11/2006


Le presento la seguente mozione da inserire all’o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale:

MOZIONE RELATIVA ALLA DIDEFINIZIONE DEL PARCO NATURALE OGLIO SUD

PREMESSO CHE

Il Consorzio Parco Oglio-Sud con deliberazione 25 del 29/11/2003 ha approvato, a larga maggioranza degli enti presenti, i criteri per l’istituzione del Parco Naturale ed in attuazione è stata predisposta la proposta di riperimetrazione del parco che prevedeva 7.777 ettari di superficie totale.

Successivamente la proposta non venne approvata dalla conferenza programmatica e i sindaci presentarono una proposta alternativa molto riduttiva (3.143 ettari tutti scollegati e frazionati).

CONSIDERATO CHE

La provincia di Mantova insieme a quella di Cremona per superare la fase di stallo provocata dall’atteggiamento dei Comuni si è conseguentemente impegnata a preparare una proposta alternativa per trovare il consenso degli enti e soggetti interessati (agricoltori, cacciatori e ambientalisti) e ha prodotto la delibera di Giunta Provinciale n.33 del 23/02/2006 avente ad oggetto Presa d’atto della proposta di definizione del Parco Naturale Oglio Sud elaborata dalle Province di Mantova e Cremona: il documento rappresentava una prima elaborazione sulla base della quale proseguire il confronto con gli enti e soggetti interessati al fine di verificare il livello di consenso e quindi arrivare ad una soluzione definitiva della questione. In tale delibera si afferma: “di proseguire il confronto con gli Enti e soggetti interessati, in particolare: l’Ente Parco Regionale Oglio Sud, i Comuni interessati e le Associazioni Agricole, Venatorie e Ambientaliste, al fine di verificare il livello di consenso sulla proposta elaborata …”)

SOTTOLINEATO CHE

Il 28/03/2006 e il 12/04/2006 si sono svolti 2 incontri presso la Provincia di Mantova tra le Associazioni Ambientaliste e l’Amministrazione Provinciale sull’argomento ed inoltre il 05/05/2006 ha avuto luogo una ulteriore assemblea a Commessaggio ove erano presenti diverse Associazioni Ambientaliste con gli esponenti del Parco Oglio Sud e quelli della Provincia e ciò ha portato alla successiva presentazione di un documento alla Provincia di Mantova contenente le osservazioni emerse in quell’incontro ufficiale sottoscritto da 7 associazioni ambientaliste del territorio e dai Verdi provinciali in cui si ribadiva la necessità dell’allargamento del corridoio del Parco Naturale nei Comuni di Marcaria e Gazzuolo, l’inserimento in modo organico della Valle dell’Oca e il ripristino di un corridoio adeguato di collegamento tra il fiume e le zone umide delle Valli di Belforte e della valle del Turchino auspicando infine di istituire un tavolo di concertazione fra tutti i soggetti interessati alla stesura del Piano del Parco per mantenere come prioritario l’obiettivo di salvaguardia e recupero delle risorse ambientali legate al fiume Oglio.

APPRESO CHE

Da allora le Associazioni Ambientaliste non sono più state interpellate mentre sono continuati i confronti con i Comuni e le altre Associazioni Agricole e Venatorie che ad oggi sembra abbiano portato i seguenti risultati:

- tutte le osservazioni delle associazioni ambientaliste non sono state accolte;

- alcuni comuni riconfermano la proposta formulata dai comuni nel 2005;

- la proposta di mediazione delle Province di Mantova e Cremona che andava da un minimo di 5.123 ettari a un massimo di 6.177 ettari si è ridotta al minimo.

PRESO ATTO CHE

Il Comune di Viadana è disposto ad accettare lo stralcio più grosso di ben 500 ettari, vicino a foce Oglio, (le famose ZPS zone di protezione speciale, volute dalla Regione a ridosso del fiume, se stralciate dal Parco Naturale possono rientrare come area di caccia) confermando di fatto salvo modiche variazioni l’attuale perimetrazione del parco;

- l’inserimento della Valle dell’Oca era stata chiesta dalle Associazioni Ambientaliste e da uno dei proprietari che aveva dato la disponibilità di rientrare nel parco naturale, ma anche per questo vi è stato il rifiuto del Comune di Viadana.

Nel frattempo (3 anni) visto il vistoso ritardo nella approvazione del Parco Naturale il Parco Oglio Sud è rimasto fuori dal sistema nazionale delle aree protette, grazie a questo nel 2005 si sono persi 16.250 Euro, forse pochi ma tanti per un parco e ciò succederà anche per l’anno in corso.

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a:

  • CHIEDERE ALLA PROVINCIA DI MANTOVA DI RISTABILIRE UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE TRA TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI: COMUNI, ASSOCIAZIONI AGRICOLE, VENATORIE E AMBIENTALISTE PER EVITARE GRAVI TAGLI DI AREE DI PREGEVOLE VALORE AMBIENTALE E PER ARRIVARE AD UNA RAPIDA DEFINIZIONE DEL PERIMETRO DEL PARCO NATURALE VISTA LA GRAVE SITUAZONE DI RITARDO CON CUI SI MANTIENE LA QUESTIONE IRRISOLTA;

  • RIVEDERE L’ULTIMA POSIZIONE ASSUNTA DAL COMUNE DI VIADANA E IMPEGNARSI A NON STRALCIARE I 500 ETTARI VICINO A FOCE OGLIO E AD INSERIRE LA VALLE DELL’OCA VISTA ANCHE LA DISPONIBILITA’ DI UN PROPRIETARIO DI TERRENO AGRICOLO.

Luigi Gardini

Gruppo NONSOLO VERDI – PROGETTO VIADANA

LISTA CIVICA QUADRIFOGLIO


giovedì, novembre 23, 2006

Lettera Sulla Scuola Viadanese

Molte sono le problematiche che affliggono la Scuola e la Scuola viadanese in particolare. Come tutte le istituzioni che risentono direttamente dei cambiamenti sociali ed economici, così gli istituti scolastici si trovano a dover fronteggiare problematiche particolarmente spinose di cui raramente le autorità competenti si occupano con l'urgenza che sarebbe necessaria. Primo fra tutti l'appartenenza della popolazione scolastica viadanese ad etnie sempre più varie; bambini (nella migliore delle ipotesi perchè più duttili) e ragazzi extracomunitari si trovano proiettati in una realtà totalmente diversa dalla loro di provenienza e, se per le cinque, sei ore dell'attvitià didattica mattutina vengono stimolati ad avvicinarsi alla nostra cultura, il più delle volte, conclusa questa parentesi, tornano alle consuetudini dell'etnia di appartenenza, in quanto questi gruppi sono spesso molto chiusi e cercano di vivere anche in Italia secondo le tradizioni loro proprie. Senza portare ad esempio il caso estremo della povera Hina, non è raro il caso di ragazze cui non viene permesso di continuare gli studi perchè la famiglia le ha già promesse in spose, magari a qualcuno residente nel paese d'origine. Anche in relazione alla nuova legge sulla cittadinanza (che non è a tutt'oggi definita nei particolari, ma che di sicuro accelererà le procedure per diventare italiani a pieno titolo) i Comuni non dovrebbero forse spendere un po' più di energie per favorire l'integrazione di queste persone che domani avranno diritto di voto e decideranno insieme a noi il nostro futuro? La scuola non può far tutto anche se è necessariamente la prima a dover "sbrogliare la matassa" spesso in assenza di chiare direttive e regole.
Altro problema della nostra cittadina è la presenza di una scuola che, denominata "Istituto Professionale per l'agricoltura", si trova a dover subire la disaffezione degli utenti perchè il suo nome riporta inevitabilmente ad un'attività che si ritiene in declino e che non dà interessanti introiti nè promozione sociale. Se si condivide l'idea secondo la quale una scuola rappresenta comunque una ricchezza per una collettività, non sarebbe anche compito di un'amministrazione lungimirante aiutare questo istituto a sopravvivere? I docenti della scuola stanno già operando per dare dell'Istituto un'immagine nuova, ma sicuramente si sentirebbero appoggiati da politici che guardassero con occhio di riguardo anche a quanto avviene di nuovo nel campo dell'agricoltura e, perchè no, anche del florovivaismo, attività che tra l'altro danno meno problemi d'impatto ambientale e, se ben praticate, non originano inquinamento come altre che pare si preferiscano a Viadana.

Rosanna Flisi