nonsolo Verdi - Progetto VIADANA

lunedì, maggio 26, 2008

UN PATTO ANTI-NUCLEARE PER VIADANA

A pochi giorni dal suo insediamento il nuovo governo, con il sostegno incondizionato di Confindustria, ha deciso di riaprire il capitolo del nucleare in Italia nonostante il referendum del 1987 che aveva imposto un chiaro stop al piano energetico di allora e aveva obbligato il nostro paese ad uscire definitivamente dal nucleare.

Si apre adesso una nuova fase. L’Italia, però, nei prossimi anni deve centrare gli obiettivi imposti dall’Europa che prevedono entro il 2020 una riduzione del 20% di gas serra, un 20% in più di efficienza energetica ed un ricorso ad almeno un 20 % di energie rinnovabili.

Il nucleare non è una energia rinnovabile e non ci libera dalle attuali dipendenze. L’uranio dovrà essere importato da alcuni di quei regimi autoritari o non democratici che già adesso ci forniscono gas e petrolio. Oltre a questo, richiede investimenti massicci che prosciugano le già scarse risorse del nostro paese e vincolano pesantemente il territorio e le generazioni future. Lo smaltimento delle scorie rimane tuttora il più grosso problema ancora insoluto.

Dal 2001, anno in cui furono adottate le leggi che incentivano l’uso delle fonti rinnovabili, si è assistito in Italia alla nascita di tante piccole e medie imprese che hanno contribuito a soddisfare l’attenzione e la domanda crescente di energia pulita dei cittadini di tanti comuni. Questi sforzi non devono essere vanificati da scelte miopi.

Quando alla fine degli anni settanta cominciammo la lotta anti-nucleare le energie alternative erano un sogno mentre oggi sono una realtà consolidata. Ecco perché il ritorno al nucleare suona ancora di più come una beffa, mentre il resto del pianeta corre verso un futuro senza atomo, a parte i paesi che possiedono armi atomiche.

Nel 1984 Viadana disse un chiaro ed inequivocabile no alla centrale nucleare con un referendum che vide la partecipazione massiccia dei suoi cittadini. Quel risultato è ancora valido e va rispettato. La scelta del governo torna a coinvolgere direttamente la nostra comunità. E’ un momento difficile che va affrontato in modo compatto e con la massima determinazione.

Come persone che hanno pagato in prima persona la scelta anti-nucleare chiediamo a tutti i viadanesi, agli amministratori, le associazioni e le organizzazioni di categoria uno sforzo comune per affrontare la minaccia e riaffermare la nostra opposizione. Lanciamo, pertanto, la proposta di un PATTO ANTI-NUCLEARE PER VIADANA fondato su tre chiari punti:

  • UN NO CHIARO E DECISO ALLA CENTRALE NUCLEARE A VIADANA;

  • L’ADOZIONE DI ALCUNI PROGETTI PUBBLICI E PRIVATI NEL CAMPO DELLE ENERGIE ALTERNATIVE CON OBIETTIVI E TEMPI PRECISI PER IL NOSTRO COMUNE;

  • UNA CAMPAGNA PER LA PROMOZIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI E SULLE CONSEGUENZE DEL NUCLEARE;


Invitiamo tutti ad un pubblico incontro venerdì 30 Maggio alle ore 21 nella Sala del Circolo Ricreativo in Galleria Virgilio per discutere del futuro del nostro territorio.


Avigni Leida Aldina, Bergamaschi Paolo, Bonato Carla, Boni Angelo, Carnevali Gaetano, Grazzi Amedeo, Masseroni Ettore, Soliani Agostino

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2 Comments:

  • Vi lascio questa elaborazione grafica che ho fatto sovrapponendo in scala la mappa dei danni provocati da Chernobyl centrandola su Viadana.
    http://www.webalice.it/blackandblue/nucleare_a_viadana.htm

    By Blogger RifiutizeroParma, at 9:35 PM  

  • Grazie Gabriele, interessante l'elaborazione della cartina su Viadana.

    By Blogger nonsoloverdi, at 11:10 AM  

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