nonsolo Verdi - Progetto VIADANA

sabato, maggio 24, 2008

Nucleare

Con il nuovo governo si ricomincia a parlare di centrali nucleari, prima il ministro per lo sviluppo economico Scajola annuncia ''la formulazione di un piano per il ritorno al nucleare'' e si impegna: ''Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione di una centrale nucleare di nuova generazione''.

Il corriere intervista l'ingegnere Raffaello de Felice ultimo responsabile del settore «Impianti nucleari» dell'Enel alla fine degli anni '80, e consulente per le iniziative dell'Enel nella costruzione di impianti nucleari all'estero.

Le nuove centrali ora preannunciate dove potrebbero sorgere?
«Prima del referendum era stato fatto un gran lavoro per selezionare i siti del vecchio programma nucleare. Si erano indicate località come Leri Cavour e Alessandria (provincia) in Piemonte, Viadana e San Benedetto Po in Lombardia, Manduria e Nardò in Puglia. Si potrebbe cominciare col riverificarne i requisiti geologici, che allora apparivano idonei e che tali dovrebbero essere. Potrebbe essere cambiata la popolazione: una centrale nucleare ha bisogno di un’ampia zona di rispetto disabitata».

Risponde così Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace Italia:"L'annuncio del governo di voler riaprire il nucleare e' inaccettabile e somiglia molto al tentativo velleitario e arrogante fatto a Scanzano dove e' stata presentata come soluzione un'ipotesi non ancora verificata in nessuna parte del mondo. Questo annuncio suona come una dichiarazione di guerra: un referendum ha segnato l'uscita dell'Italia dal nucleare. Il governo pensa di riaprire il discorso con qualche decreto legge? Avra' le risposte che merita''.

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